Skip to content
Itinerari
Due giorni sulle montagne della Lunigiana tra natura e storia

Da Pontremoli a Montereggio alla scoperta di una terra unica

La Lunigiana, misteriosa e affascinante terra di confine, è la meta perfetta per chi vuole esplorare un angolo bellissimo e meno famoso della Toscana, che si trova tra l'Emilia-Romagna e la Liguria.

Circondato dalla maestose montagne dell'Appennino Tosco-Emiliano, la Lunigiana è perfetta da visitare tutto l'anno, scoprendo i suoi antichi borghi e i castelli, passeggiando tra boschi e ruscelli e lungo la Via Francigena, l'antica strada di pellegrinaggio che nel Medioevo conduceva fino a Roma e attraversava anche Pontremoli ed Aulla.
Ecco un itinerario di due giorni per chi ha solo un weekend per visitare questo territorio.

1.
Primo Giorno
Dalle Statue Stele di Pontremoli al borgo di Bagnone

Il viaggio in Lunigiana non può che partire da Pontremoli e dal castello del Piagnaro, che ospita il Museo delle Statue Stele: si tratta di antichissime statue rinvenute in tutta la valle del Magra, che raffigurano essere umani stilizzati e risalgono all'età del Ferro e a quella del Bronzo: misteriose statue, a forma di guerriero oppure donna, che avevano probabilmente un significato religioso e propiziatorio.

Da non perdere la Pieve di Santo Stefano di Sorano, a Filattiera, splendido edificio romanico situato lungo la Francigena e costruito con ciottoli levigati di fiume, ma anche una visita al borgo di Bagnone, con il suo castello e il centro medievale perfettamente conservato. Una curiosità: su una delle colonne del porticato del borgo si trova inciso un giglio fiorentino che secondo la tradizione porta fortuna e ricchezza.

La giornata non può che concludersi con una cena a base di piatti tipici: da assaggiare i Testaroli, un tipo molto particolare di pasta che viene condita con il pesto.

Il viaggio in Lunigiana non può che partire da Pontremoli e dal castello del Piagnaro, che ospita il Museo delle Statue Stele: si tratta di antichissime statue rinvenute in tutta la valle del Magra, che raffigurano essere umani stilizzati e risalgono all'età del Ferro e a quella del Bronzo: misteriose statue, a forma di guerriero oppure donna, che avevano probabilmente un significato religioso e propiziatorio.

Da non perdere la Pieve di Santo Stefano di Sorano, a Filattiera, splendido edificio romanico situato lungo la Francigena e costruito con ciottoli levigati di fiume, ma anche una visita al borgo di Bagnone, con il suo castello e il centro medievale perfettamente conservato. Una curiosità: su una delle colonne del porticato del borgo si trova inciso un giglio fiorentino che secondo la tradizione porta fortuna e ricchezza.

La giornata non può che concludersi con una cena a base di piatti tipici: da assaggiare i Testaroli, un tipo molto particolare di pasta che viene condita con il pesto.

2.
Secondo Giorno
Da Fivizzano a Montereggio sulla via dei libri

Il secondo giorno ci spostiamo a Fivizzano, un borgo ricco di opere d'arte soprannominato la Firenze della Lunigiana: non può mancare una visita alla vicina Fortezza della Verrucola, splendida e imponente costruzione medievale, ma anche a Palazzo Fantoni, che ospita il Museo della Stampa che documenta come mai questo piccolo borgo fu nel passato una capitale del libro. Qui infatti Jacopo da Fivizzano nel 1471 stampò libri con i primi caratteri tipografici italiani mobili, in anticipo rispetto a molte città europee come Londra e Bruxelles.

Se Fivizzano è il borgo della stampa, Montereggio è quello dei libri: il paese è l'unico in Italia a essere stato inserito nella lista delle Book Town mondiali e proprio da qui sin dall’800 partirono, con in spalla una gerla piena di libri, i tantissimi librai ambulanti che hanno colonizzato il centro e il nord Italia.

Il secondo giorno ci spostiamo a Fivizzano, un borgo ricco di opere d'arte soprannominato la Firenze della Lunigiana: non può mancare una visita alla vicina Fortezza della Verrucola, splendida e imponente costruzione medievale, ma anche a Palazzo Fantoni, che ospita il Museo della Stampa che documenta come mai questo piccolo borgo fu nel passato una capitale del libro. Qui infatti Jacopo da Fivizzano nel 1471 stampò libri con i primi caratteri tipografici italiani mobili, in anticipo rispetto a molte città europee come Londra e Bruxelles.

Se Fivizzano è il borgo della stampa, Montereggio è quello dei libri: il paese è l'unico in Italia a essere stato inserito nella lista delle Book Town mondiali e proprio da qui sin dall’800 partirono, con in spalla una gerla piena di libri, i tantissimi librai ambulanti che hanno colonizzato il centro e il nord Italia.

Esplora

Scopri quello che ti può interessare nelle vicinanze di questo itinerario