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Villa Medicea, Poggio a Caiano
Photo © enryb14
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Poggio a Caiano

la città della regina delle ville medicee

Centro abitato fin dai tempi dei Romani, sulle rive del fiume Ombrone, Poggio a Caiano è uno dei più noti comuni del Montalbano. Prima gli Strozzi e poi i Medici popolarono la zona, importante punto di riferimento per il commercio e la comunicazione.
La città si identifica fortemente con la sua magnifica Villa Medicea, la dimora voluta da Lorenzo il Magnifico, nata con il nome di Ambra, e avvolta da un mito che regala al luogo ulteriore fascino: la ninfa che portava questo nome venne aiutata dalla dea Diana a fuggire su questa collina, per salvarsi da Ombrone, che la tormentava.

Cosa vedere a Poggio a Caiano

Realizzata tra Quattrocento e Cinquecento dall’architetto Sangallo, la Villa Medicea di Poggio a Caiano è un vero e proprio capolavoro, oggi anche oggi patrimonio dell’UNESCO. La sua costruzione è considerata una rarità: palesemente nata come luogo di villeggiatura, non predisposto ad attacchi, e per l’amministrazione delle terre, non presenta particolari fortificazioni. Meravigliose sono le sue eleganti sale e piacevole il suo giardino con la limonaia. Come ogni antica e nobile abitazione che si rispetti fu anche coinvolta in intrighi di corte, come il noto mistero dei coniugi Francesco I e Bianca Cappello, la cui morte fu probabilmente dovuta a un premeditato avvelenamento. 

La passione dei Medici per la natura e la botanica si incontra anche nel Museo della Natura Morta (il primo in Italia), ospitato all'interno della villa, con più di 180 dipinti che abbracciano i secoli dal Cinquecento al Settecento.

Nei pressi si trovano anche le Scuderie Medicee, edificate per Cosimo I intorno al 1548 da Nicolò Pericoli detto il Tribolo, in cui riposavano un tempo cavalli e cavalieri. Dopo il restauro sono state adibite a centro mostre e congressi; all’interno si trovano anche una biblioteca e il Museo Ardengo Soffici e del '900 italiano, dove trovano casa le opere del pittore del Novecento.

Realizzata tra Quattrocento e Cinquecento dall’architetto Sangallo, la Villa Medicea di Poggio a Caiano è un vero e proprio capolavoro, oggi anche oggi patrimonio dell’UNESCO. La sua costruzione è considerata una rarità: palesemente nata come luogo di villeggiatura, non predisposto ad attacchi, e per l’amministrazione delle terre, non presenta particolari fortificazioni. Meravigliose sono le sue eleganti sale e piacevole il suo giardino con la limonaia. Come ogni antica e nobile abitazione che si rispetti fu anche coinvolta in intrighi di corte, come il noto mistero dei coniugi Francesco I e Bianca Cappello, la cui morte fu probabilmente dovuta a un premeditato avvelenamento. 

La passione dei Medici per la natura e la botanica si incontra anche nel Museo della Natura Morta (il primo in Italia), ospitato all'interno della villa, con più di 180 dipinti che abbracciano i secoli dal Cinquecento al Settecento.

Nei pressi si trovano anche le Scuderie Medicee, edificate per Cosimo I intorno al 1548 da Nicolò Pericoli detto il Tribolo, in cui riposavano un tempo cavalli e cavalieri. Dopo il restauro sono state adibite a centro mostre e congressi; all’interno si trovano anche una biblioteca e il Museo Ardengo Soffici e del '900 italiano, dove trovano casa le opere del pittore del Novecento.

Nei dintorni

Poggio a Caiano rientra nel territorio dell’Area Pratese, stretto tra la dorsale dei Monti della Calvana e il boscoso crinale appenninico.
A pochi chilometri di distanza si trova Carmignano, con la sua Rocca medievale e la Chiesa dei Santi Michele e Francesco, al cui interno si trova la Visitazione, una delle opere più note di Pontormo.
Interessanti sono anche le frazioni di Cerreto, Bonistallo e San Cristina in Pilli, le ultime due, in particolare, sono note per due pregevoli edifici religiosi.

Poggio a Caiano rientra nel territorio dell’Area Pratese, stretto tra la dorsale dei Monti della Calvana e il boscoso crinale appenninico.
A pochi chilometri di distanza si trova Carmignano, con la sua Rocca medievale e la Chiesa dei Santi Michele e Francesco, al cui interno si trova la Visitazione, una delle opere più note di Pontormo.
Interessanti sono anche le frazioni di Cerreto, Bonistallo e San Cristina in Pilli, le ultime due, in particolare, sono note per due pregevoli edifici religiosi.

Eventi

Uno degli eventi più popolari è Assedio alla Villa, una caratteristica manifestazione che si svolge ogni anno a settembre: concerti, spettacoli, sapori, laboratori artistici, rievocazioni storiche, cortei in costume d'epoca e sbandieratori. L'Assedio alla Villa nasce da un avvenimento storico: nel 1565 l’Arciduchessa Giovanna d’Asburgo fu accolta dal popolo in modo così festoso da sembrare un assedio, la nobildonna rispose facendo sgorgare vino in abbondanza, in segno di ringraziamento.

La Villa Medicea è una delle location utilizzate dal Festival delle Colline, festival estivo itinerante che spazia tra musica e teatro e che si svolge da oltre 40 anni.

Uno degli eventi più popolari è Assedio alla Villa, una caratteristica manifestazione che si svolge ogni anno a settembre: concerti, spettacoli, sapori, laboratori artistici, rievocazioni storiche, cortei in costume d'epoca e sbandieratori. L'Assedio alla Villa nasce da un avvenimento storico: nel 1565 l’Arciduchessa Giovanna d’Asburgo fu accolta dal popolo in modo così festoso da sembrare un assedio, la nobildonna rispose facendo sgorgare vino in abbondanza, in segno di ringraziamento.

La Villa Medicea è una delle location utilizzate dal Festival delle Colline, festival estivo itinerante che spazia tra musica e teatro e che si svolge da oltre 40 anni.

Prodotti tipici

Poggio a Caiano si trova lungo la Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori tipici pratesi, nata per valorizzare i vini e le eccellenze enogastronomiche della zona.  Qui si produce il Carmignano DOCG, un vino di antica tradizione: nel 1716 il granduca Cosimo III concesse al vino di Carmignano la prima vera patente di nobiltà, una specie di DOC ante litteram, inserendolo tra i migliori vini toscani degni di tutela.

Poggio a Caiano si trova lungo la Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori tipici pratesi, nata per valorizzare i vini e le eccellenze enogastronomiche della zona.  Qui si produce il Carmignano DOCG, un vino di antica tradizione: nel 1716 il granduca Cosimo III concesse al vino di Carmignano la prima vera patente di nobiltà, una specie di DOC ante litteram, inserendolo tra i migliori vini toscani degni di tutela.

Area Pratese