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Montignoso

Montignoso

Dai monti al mare un territorio di gran fascino e storia

Montignoso è il nome di un comune composto da una serie di frazioni, ognuna con la propria unicità, in un territorio racchiuso nel doppio abbraccio delle montagne e del mare, dalla costa della Versilia fino alla vetta del Pasquilio. Piazza è la località principale e la sede amministrativa del territorio di Montignoso, caratterizzato da un’eccezionale varietà paesaggistica e facente parte dell’area protetta del Parco delle Apuane.
Sull’origine del nome, l’interpretazione più accettata anche da diversi studiosi, la farebbe risalire alla consuetudine di accendere dei fuochi sul monte per fare delle segnalazioni di riferimento ai marinai. In conseguenza dei fuochi accesi il comune sarebbe stato chiamato Mons Igneus, ovvero “monte di fuoco”.

Cosa vedere a Montignoso

In questo spicchio di Riviera Apuana la natura sorprende ad ogni altitudine.
Pasquilio, a circa 800 metri di altitudine, è una località panoramica dalla quale si può godere un paesaggio irripetibile che spazia dai monti al mare. Questa zona zona montana, oggi molto frequentata per gite e passeggiate, fu luogo di fuga e scontri durante la Seconda Guerra Mondiale; i boschi sono solcati dalla Linea Gotica, la lunga fortificazione voluta dai Tedeschi per impedire la risalita degli alleati.
Per chi volesse approfondire, in località Piazza, Villa Schiff Giorgini, residenza ottocentesca dallo splendido giardino, ospita un vero e proprio centro di documentazione sugli avvenimenti bellici in questo territorio; qui sono conservati elmetti, uniformi e munizioni, oltre a preziosi video-racconti dei sopravvissuti.

Tra gli edifici storici che si distinguono in questa zona, il più noto è forse il Castello Aghinolfi, un possente baluardo di difesa con una particolare forma ottagonale e una grande importanza strategica, per la sua vicinanza al mare e la sottostante Via Francigena; nel 1945 venne occupato da una guarnigione nazista, diventando uno dei principali caposaldi della Linea Gotica.
C’è poi la chiesa di Sant’Eustachio, del 1495, dove si trovano ancora due tavole quattrocentesche e una scultura lignea del Trecento, probabilmente di scuola pisana. La chiesa di San Vito e San Modesto, ancora più antica, conserva un trittico d’altare del pittore lucchese Michele Ciampanti

Il Lago di Porta è una zona umida protetta dove si trovano anche specie rare e in via di estinzione come la farfalla Lycaena dispar. Sulle sponde di questa palude, all’inizio dell’autunno, si riposano in massa le rondini, che si radunano prima di partire per le loro lunghe migrazioni, regalando uno spettacolo unico.

A Cinquale di Montignoso, a soli 3 chilometri dal centro di Forte dei Marmi, grazie a una fonte di acqua salsobromoiodica purissima e particolarmente ricca di sali minerali, che sgorga a due passi dal mare, si può godere della presenza di un centro benessere e di uno stabilimento termale d’eccezione: le Terme della Versilia.
Sempre a Cinquale, si trova la Green Beach, uno spazio gratuito, aperto a tutti, con accessi facilitati per le persone con disabilità o difficoltà motorie.

In questo spicchio di Riviera Apuana la natura sorprende ad ogni altitudine.
Pasquilio, a circa 800 metri di altitudine, è una località panoramica dalla quale si può godere un paesaggio irripetibile che spazia dai monti al mare. Questa zona zona montana, oggi molto frequentata per gite e passeggiate, fu luogo di fuga e scontri durante la Seconda Guerra Mondiale; i boschi sono solcati dalla Linea Gotica, la lunga fortificazione voluta dai Tedeschi per impedire la risalita degli alleati.
Per chi volesse approfondire, in località Piazza, Villa Schiff Giorgini, residenza ottocentesca dallo splendido giardino, ospita un vero e proprio centro di documentazione sugli avvenimenti bellici in questo territorio; qui sono conservati elmetti, uniformi e munizioni, oltre a preziosi video-racconti dei sopravvissuti.

Tra gli edifici storici che si distinguono in questa zona, il più noto è forse il Castello Aghinolfi, un possente baluardo di difesa con una particolare forma ottagonale e una grande importanza strategica, per la sua vicinanza al mare e la sottostante Via Francigena; nel 1945 venne occupato da una guarnigione nazista, diventando uno dei principali caposaldi della Linea Gotica.
C’è poi la chiesa di Sant’Eustachio, del 1495, dove si trovano ancora due tavole quattrocentesche e una scultura lignea del Trecento, probabilmente di scuola pisana. La chiesa di San Vito e San Modesto, ancora più antica, conserva un trittico d’altare del pittore lucchese Michele Ciampanti

Il Lago di Porta è una zona umida protetta dove si trovano anche specie rare e in via di estinzione come la farfalla Lycaena dispar. Sulle sponde di questa palude, all’inizio dell’autunno, si riposano in massa le rondini, che si radunano prima di partire per le loro lunghe migrazioni, regalando uno spettacolo unico.

A Cinquale di Montignoso, a soli 3 chilometri dal centro di Forte dei Marmi, grazie a una fonte di acqua salsobromoiodica purissima e particolarmente ricca di sali minerali, che sgorga a due passi dal mare, si può godere della presenza di un centro benessere e di uno stabilimento termale d’eccezione: le Terme della Versilia.
Sempre a Cinquale, si trova la Green Beach, uno spazio gratuito, aperto a tutti, con accessi facilitati per le persone con disabilità o difficoltà motorie.

Prodotti tipici

La salsiccia di Montignoso è uno dei prodotti tipici più richiesti e apprezzati della zona: ha una forma cilindrico-tubolare, una lunghezza di circa 3 cm, ed è ottenuta da una selezione accurata delle parti nobili del maiale, accuratamente speziati.

Un’altra peculiarità gastronomica è il Pane Marocco, realizzato con farina di granturco e olive. Questa preparazione si tramanda da secoli ed è legata all’economia tradizionale, quando questo tipo di farina era più facilmente reperibile e meno costosa di quella di grano.

La salsiccia di Montignoso è uno dei prodotti tipici più richiesti e apprezzati della zona: ha una forma cilindrico-tubolare, una lunghezza di circa 3 cm, ed è ottenuta da una selezione accurata delle parti nobili del maiale, accuratamente speziati.

Un’altra peculiarità gastronomica è il Pane Marocco, realizzato con farina di granturco e olive. Questa preparazione si tramanda da secoli ed è legata all’economia tradizionale, quando questo tipo di farina era più facilmente reperibile e meno costosa di quella di grano.

Riviera Apuana