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Itinerari
Viaggio tra ruscelli e sorgenti di Montebenichi

Un itinerario alla scoperta del castello dove ancora “vive” il fantasma del Capitano Goro

Con questa bella citazione di Jean Giono iniziamo il viaggio in Valdambra, nel cuore della Toscana, tra le acque di borri e ruscelli che scorrono lungo le pendici dei monti del Chianti.

Il sole non è mai così bello come il giorno in cui ci si mette in cammino.

L’itinerario che vi proponiamo si sviluppa nella campagna che abbraccia Bucine, costellata di fortificazioni, vigneti e alberi secolari. In particolare, si addentra a Montebenichi e dintorni.

Montebenichi - Antica Pieve di Santa Maria in Altoserra
Montebenichi - Antica Pieve di Santa Maria in Altoserra
Palazzo di Gregorio Stendardi detto “il Goro” a Montebenichi
Palazzo di Gregorio Stendardi detto “il Goro” a Montebenichi

L’itinerario ha inizio nei pressi della pieve di Santa Maria in Altaserra, costruita su un luogo conosciuto fin dai tempi degli Etruschi e dei Romani, come testimoniano gli scavi archeologici. L’attuale aspetto della chiesa è il risultato dei vari interventi succedutisi nel tempo, ma non per questo viene meno il suo fascino. In pochi minuti si raggiunge Montebenichi, il castello in cui visse il coraggioso e valente Capitano Goro, vissuto nella prima metà del Cinquecento.

Dopo una rapida deviazione a sinistra per andare a visitare la piazzetta dove si affaccia il castelletto, si continua lungo una sterrata panoramica, con i segnali CAI 47, per arrivare ad un pugno di cipressi che ripara una cappella dedicata a San Francesco.

Ci si imbatte nel famoso Noccolo, l’olivone di Montebenichi, l’essere vivente più longevo della Valdambra, dopodiché, al termine di una discesa, a tratti anche scivolosa e insidiosa, si raggiunge un grosso edificio abbandonato, il mulino della Macinaia.

Si attraversa il torrente Ambra tramite un ponte in cemento e si procede a destra; si segue il corso dell’acqua per circa tre chilometri, attraversandolo per circa otto volte. Si tratta di un luogo ideale per fare una pausa e rinfrescarsi (se le condizioni climatiche lo permettono).

Dopo l’ultimo guado, si sale per l’unica strada in salita che c’è che ci porta all’apice della camminata: il piccolo abitato di San VincentiAlcune case in pietra proteggono un tesoro, una pieve millenaria di rara bellezza, con una facciata romanica e un campanile. San Vincenti e Santa Maria in Altaserra sono due pievi poste una di fronte all’altra, sulla linea di confine di due diocesi, quelle di Arezzo e di Siena.

San Vincenti - Pieve romanica
San Vincenti - Pieve romanica

Il tragitto prosegue in discesa con vedute panoramiche tra boschi, oliveti, vigneti e belle case in pietra e mattoni ristrutturate.

Si torna ad attraversare l’Ambra, che poco più avanti riceve le acque dell’Ambrella, suo primo affluente, e poi la strada si sdoppia ancora una volta. Si sale a sinistra per tornare a Montebenichi.

Dopo le case del podere Giusterna, seminascoste dai cipressi e dai pini, il cammino procede in falsopiano tra due filari di olivi, fino al castello di Montebenichi.

Montebenichi - Veduta aerea
Montebenichi - Veduta aerea

Questo itinerario fa parte della guida Il Diario del Viandante, del comune di Bucine. Sul sito ufficiale potete trovare i dettagli dei percorsi, informazioni utili e le mappe da scaricare.

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