Skip to content
Itinerari
Toscana in Moto: da Colle Val d'Elsa alla Costa degli Etruschi

Una passeggiata attraverso le Colline metallifere fino al mare di Piombino

Sentire il vento in faccia, i profumi della natura e il sole sulla pelle. Mi piace viaggiare in moto. Ci prendiamo un giorno per noi e la moto, e partiamo da Colle Val d’Elsa, un paese in provincia di Siena, conosciuto per la produzione di cristallo (è da vedere il Museo del cristallo!).

1.
Prima tappa
Colle Val d'Elsa

A Colle Val d'Elsa facciamo una passeggiata nel centro storico, che mantiene tutt’oggi le caratteristiche del borgo medievale. Nella casa-torre che si trova in via del Castello è nato il famoso scultore e architetto Arnolfo di Cambio. Da qui prendiamo la SS 68 e andiamo verso Volterra, la città dell’alabastro, attraversando le distese ondulate delle campagne dove le balle di paglia risposano al sole e i girasoli colorano di giallo le colline.

A Colle Val d'Elsa facciamo una passeggiata nel centro storico, che mantiene tutt’oggi le caratteristiche del borgo medievale. Nella casa-torre che si trova in via del Castello è nato il famoso scultore e architetto Arnolfo di Cambio. Da qui prendiamo la SS 68 e andiamo verso Volterra, la città dell’alabastro, attraversando le distese ondulate delle campagne dove le balle di paglia risposano al sole e i girasoli colorano di giallo le colline.

2.
Seconda tappa
Volterra

A Volterra meritano una visita il Palazzo dei Priori, che spesso ospita mostre temporanee importanti; la cattedrale, che nel XIII è stata ingrandita e adornata da Nicola Pisano; e poi ancora, l’Ecomuseo dell’Alabastro e le botteghe artigiane dove si lavora questo particolare minerale; il Museo Etrusco Guarnacci e le aree archeologiche dove si trovano l’Acropoli Etrusca e il Teatro Romano.

A Volterra meritano una visita il Palazzo dei Priori, che spesso ospita mostre temporanee importanti; la cattedrale, che nel XIII è stata ingrandita e adornata da Nicola Pisano; e poi ancora, l’Ecomuseo dell’Alabastro e le botteghe artigiane dove si lavora questo particolare minerale; il Museo Etrusco Guarnacci e le aree archeologiche dove si trovano l’Acropoli Etrusca e il Teatro Romano.

3.
Terza tappa
Sasso Pisano

Dopo la tappa nella città etrusca attraversiamo le Colline Metallifere, facendo una sosta a Castelnuovo Val di Cecina e alle fumarole di Sasso Pisano.

Dopo la tappa nella città etrusca attraversiamo le Colline Metallifere, facendo una sosta a Castelnuovo Val di Cecina e alle fumarole di Sasso Pisano.

4.
Quarta tappa
Il parco geotermico delle Biancane

Tutta questa zona è ricca di soffioni boraciferi e impianti geotermici. Nel paese vicino di Monterotondo Marittimo, infatti, facciamo una visita al Parco Geotermico delle Biancane. È sorprendente come dalla terra proprio sotto i nostri piedi escano dei vapori così caldi che quasi non riusciamo a star fermi in un punto. È un posto davvero incredibile, tra fumi e rocce bianche di zolfo sembra un paesaggio lunare!

Tutta questa zona è ricca di soffioni boraciferi e impianti geotermici. Nel paese vicino di Monterotondo Marittimo, infatti, facciamo una visita al Parco Geotermico delle Biancane. È sorprendente come dalla terra proprio sotto i nostri piedi escano dei vapori così caldi che quasi non riusciamo a star fermi in un punto. È un posto davvero incredibile, tra fumi e rocce bianche di zolfo sembra un paesaggio lunare!

5.
Quinta tappa
Bolgheri

Riprendiamo la moto e ci spostiamo verso la costa, verso Bolgheri, conosciuta per il buon vino DOC e per il viale di cipressi decantato dal grande Giosuè Carducci nella poesia “Davanti a San Guido”.

Riprendiamo la moto e ci spostiamo verso la costa, verso Bolgheri, conosciuta per il buon vino DOC e per il viale di cipressi decantato dal grande Giosuè Carducci nella poesia “Davanti a San Guido”.

6.
Sesta tappa
Il Golfo di Baratti

Il panorama della costa è molto diverso, superate le distese pianeggianti di viti e olivi arriviamo al Golfo di Baratti. È uno spettacolo, perché a pochi metri dal mare si trova la necropoli etrusca di Populonia. Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia si estende in tutta l’area del promontorio di Piombino e del Golfo di Baratti, dove sono rimaste le tracce di antichi insediamenti urbani e necropoli di epoca etrusca e romana. Addirittura in spiaggia ci sono i resti di quella che dev’essere stata un’abitazione civile! Il Parco è visitabile seguendo diversi percorsi ed è consigliato un abbigliamento da trekking.

Il panorama della costa è molto diverso, superate le distese pianeggianti di viti e olivi arriviamo al Golfo di Baratti. È uno spettacolo, perché a pochi metri dal mare si trova la necropoli etrusca di Populonia. Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia si estende in tutta l’area del promontorio di Piombino e del Golfo di Baratti, dove sono rimaste le tracce di antichi insediamenti urbani e necropoli di epoca etrusca e romana. Addirittura in spiaggia ci sono i resti di quella che dev’essere stata un’abitazione civile! Il Parco è visitabile seguendo diversi percorsi ed è consigliato un abbigliamento da trekking.

Esplora

Scopri quello che ti può interessare nelle vicinanze di questo itinerario