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Itinerari
Il sentiero del Reganico

Un percorso trekking che si addentra nell'anima autentica dell'Isola di Capraia, tra piante di corbezzolo, lavanda e muri a secco

L’Isola di Capraia è una delle meravigliose perle dell'Arcipelago Toscano, appartenente al Parco Nazionale. Particolarmente adatta a chi ama il mare e lo sport, Capraia vanta incantevoli calette e acque cristalline da ammirare seguendo percorsi escursionistici e trekking.

L’itinerario che vi proponiamo segue le tappe del sentiero del Reganico che, dal centro del paese, raggiunge la Cala dello Zurletto, per poi tornare al punto di partenza. Lungo il cammino, si scorgono arbusti di cisto marino, piante di corbezzolo, lavanda e muri a secco, rocce colorate dai licheni e piccole grotte. Ci sono inoltre zone dove si può sostare per un piacevole picnic all’aperto.

1.
Prima tappa
Dal paese seguendo il Vado Major

Iniziamo il viaggio dalla piazza principale del paese di Capraia Isola, nella quale è possibile ammirare la chiesa di San Nicola, che custodisce ancora oggi una statua lignea dedicata al Santo recuperata dal mare. La strada, allontanandosi dal centro abitato, diventa sterrata (è un tratto della strada vicinale del Semaforo che attraversa l’isola fino al Monte Arpagna). Dopo circa 1 km, in prossimità di uno spiazzo di una vecchia cava, comincia il vero e proprio sentiero del Reganico, chiamato così perché un tempo indicava la presenza di acqua.

Il sentiero, che segue il Vado Major (il torrente stagionale che in caso di piogge abbondanti si getta con una cascata nella Cala dello Zurletto), veniva utilizzato dalla gente del posto per raggiungere le zone agricole in cui veniva praticato anche l’allevamento.

Iniziamo il viaggio dalla piazza principale del paese di Capraia Isola, nella quale è possibile ammirare la chiesa di San Nicola, che custodisce ancora oggi una statua lignea dedicata al Santo recuperata dal mare. La strada, allontanandosi dal centro abitato, diventa sterrata (è un tratto della strada vicinale del Semaforo che attraversa l’isola fino al Monte Arpagna). Dopo circa 1 km, in prossimità di uno spiazzo di una vecchia cava, comincia il vero e proprio sentiero del Reganico, chiamato così perché un tempo indicava la presenza di acqua.

Il sentiero, che segue il Vado Major (il torrente stagionale che in caso di piogge abbondanti si getta con una cascata nella Cala dello Zurletto), veniva utilizzato dalla gente del posto per raggiungere le zone agricole in cui veniva praticato anche l’allevamento.

2.
Seconda tappa
Verso la Cala dello Zurletto

Arrivati al termine del percorso, si scende verso la piccola ma incantevole Cala dello Zurletto (in capraiese è il nome dell’Asfodelo che infatti è molto diffuso in quest’area). Le rocce, tra il rosso e il beige, rivelano l’anima più autentica di Capraia, l’unica isola vulcanica dell’Arcipelago Toscano. Se il meteo lo permette, le acque cristalline di questa cala sono ideali per una sosta e un bagno.
Ripercorsa la deviazione a ritroso, non resta che proseguire sull’itinerario che ci riporta alla piazza del paese.

Arrivati al termine del percorso, si scende verso la piccola ma incantevole Cala dello Zurletto (in capraiese è il nome dell’Asfodelo che infatti è molto diffuso in quest’area). Le rocce, tra il rosso e il beige, rivelano l’anima più autentica di Capraia, l’unica isola vulcanica dell’Arcipelago Toscano. Se il meteo lo permette, le acque cristalline di questa cala sono ideali per una sosta e un bagno.
Ripercorsa la deviazione a ritroso, non resta che proseguire sull’itinerario che ci riporta alla piazza del paese.

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