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Itinerari bike

L'anello del vulcano

In bici tra massi trachitici e boschi incantati, per un giro completo attorno all’antico camino vulcanico
di  Amiata

Il cono dell’antico vulcano ci guarda da sopra mentre percorriamo i ventotto chilometri ad anello che lo circondano, lungo sentieri che si dividono tra i castagneti e la faggeta più grande d’Europa.

In questo percorso si toccano alcuni degli ambienti più spettacolari del Monte Amiata, lambendo i paesi alla base e vivendo la natura nella sua pienezza, attraverso il silenzio del bosco, lo sgorgare dell’acqua e l’infinità dei panorami che si possono ammirare.

Partiamo dal parcheggio vicino al laghetto verde, nei pressi della zona mineraria di Abbadia San Salvatore. Cominciamo inoltrandoci nel bosco, passando dalla faggeta al castagneto e viceversa, sino a toccare il punto più a sud del percorso, per poi svoltare verso ovest arrivando, dopo qualche chilometro, a Fonte delle Monache.

Qui troviamo una zona perfetta per riposarsi, con una fonte d’acqua e un rifugio restaurato molto suggestivo. Non è raro che qui faccia capolino una volpe che, si dice, abbia la sua tana in questa zona e si avvicini con tranquillità a chi passa e si ferma.

L’anello prosegue toccando la suggestiva “Gola dell’Inferno” per poi risalire verso Poggio la Bella e l’area dell’Aia dei Venti, dal nome esplicativo, da cui si inizia a salire verso la Pozza di Catana, ottimo luogo per bere acqua fresca di montagna prima di raggiungere la Madonna di Camicione.

Giunti alla bellissima area attrezzata omonima, luogo ideale per una sosta, costeggiamo sulla destra per alcuni metri la provinciale che sale da Castel del Piano, per poi attraversarla e prendere uno sterrato sulla sua sinistra, seguendo le indicazioni. Pedalando sul sentiero arriviamo comodamente al Sasso dei Falchi, luogo dal nome evocativo da cui si può godere di un bellissimo paesaggio sull’Alta Maremma, Montalcino e la Val d'Orcia.

Da lì, grazie ad un sentiero non troppo impegnativo, si arriva al rifugio di Capo Vetra. Qui la vecchia struttura forestale, recentemente restaurata, fa da guardia alla fonte da cui sgorga acqua pura e freschissima anche in estate. 

L’anello continua in una zona a confine tra le due province e poi al limite tra i comuni di Castiglione d’Orcia ed Abbadia fino a sbucare in un tratto asfaltato che ci porta sotto il “Sasso di Dante”, masso trachitico che di profilo ricorda il Sommo Poeta, e vicino alla Grotta dell’Arciere, il più importante esempio di arte preistorica in Amiata.

Continuando verso sud si arriva alla chiesetta dell’Ermeta, appena sopra la zona mineraria di Abbadia San Salvatore e infine al laghetto verde, luogo in cui chiudiamo il nostro anello intorno all’antico vulcano.

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