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Alla scoperta dei musei delle contrade di Siena

Un viaggio tra arte, storia e tradizione nella città del Palio

Siena è divisa in 17 contrade, ognuna delle quali ha un preciso territorio all'interno della città, che si sfidano due volte all'anno in occasione del Palio, che si corre il 2 luglio e il 16 agosto in Piazza del Campo.
Per conoscere davvero la storia delle contrade si possono visitare i loro musei personali, dove scoprire la vicende più salienti, le caratteristiche, le leggende e i Drappelloni vinti da ogni contrada.

Le bandiere delle contrade
Le bandiere delle contrade - Credit: Renzo Ferrante

Gli appassionati di storia si potranno divertire a scovare tutti i musei delle contrade, come se stessero partecipando a una caccia al tesoro. In molti di questi musei sono in mostra oggetti all'apparenza simili, ma ognuno di loro custodisce tanti tesori unici e curiosità legate alla storia di ogni contrada.
È tipico trovare una Sala delle Vittorie in ogni museo, dove sono esposti i diversi drappelloni assegnati alla contrada vincitrice del Palio. Il Drappellone o Palio, che i senesi chiamano il "cencio" è il trofeo che viene consegnato alla contrada che ha vinto ed è un dipinto originale realizzato sempre da artisti diversi su uno stendardo di seta, che poi dopo il Palio viene fatto sfilare per le strade della città. Forse meno famosi ma altrettanto affascinanti, la Nella Sala delle Vittorie si possono ammirare anche i masgalani, premi che vengono assegnati alla contrada che è risultata la migliore nei cortei storici che precendono il Palio, per eleganza e coordinazione.

Un'altra sezione che si trova spesso in questi musei è quella dedicata alla storia religiosa della contrada, dove sono esposte splendide opere d'arte sacra provenienti dall'oratorio della contrada stessa o da altre chiese della città, ma anche oggetti sacri, paramenti e arredi.
Infine ogni museo ha una sezione storica, dove sono conservati i costumi indossati nel corso della storia, gli aneddoti e le particolarità della vita di ogni contrada.

Le curiosità nei musei delle contrade

Il corteo storico prima del Palio
Il corteo storico prima del Palio - Credit: Contrada del Leocorno

La contrada dell'Aquila conserva il drappellone più antico, mentre la contrada della Giraffa custodisce una testimonianza unica della storia del Palio, ovvero il drappellone "rubato" e il suo schizzo preparatorio: il "cencio" infatti fu rubato prima del Palio del 1967, così la squadra fu costretta fare il giro della vittoria con lo schizzo in mano, anche se in seguito fu restituito.


Senza dimenticare il Museo della contrada di Valdimontone, progettato dal celebre architetto Giovanni Michelucci, mentre la contrada della Lupa espone nel suo museo una fotografia autografata da Giuseppe Garibaldi, che la donò alla contrada dopo la vittoria del Palio nel 1867.


Il Museo dell'Onda invece espone alcune opere di Giovanni Duprè, il famoso scultore nato in contrada, mentre il Museo della Pantera dedica un'intera sala all'illustre cantante d'opera e capitano vincitore Ettore Bastianini, tra cui ricordi, foto, libri, lettere e alcuni costumi originali. 

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