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Nell'anno dedicato a Dante, l'ORT raccoglie la sfida per riaffermare il ruolo essenziale della musica e dei musicisti. Quale altro scopo se non continuare a seminare bellezza in questa selva oscura in cui tutti rischiamo di smarrire la “diritta via”?
Sotto la dicitura di “Musica Divina” si realizzeranno programmi originali, ispirati a vari temi, che trarranno spunto dall'opera e dalla vita di Dante Alighieri.
Si inizia con una serie di sei concerti caratterizzati dalla metafora del viaggio, suggestione che ha attraversato la storia dell'uomo fin dalla notte dei tempi e che è ben presente nell'opera dantesca.
Primo appuntamento il prossimo 21 gennaio per poi andare avanti fino a marzo. Gli appuntamenti, tutti di giovedì alle ore 21.00, costituiscono le tappe di un ideale giro del mondo da fare insieme, rimanendo però sulla poltrona di casa. Si inizia con la Francia di Ravel, Saint-Saëns e Bizet e dei colori raffinati della loro scrittura (21 gen. Bringuier al suo debutto con l'ORT); si continua con Liszt e Brahms (28 gen. Khochanovsky, De Maria) che ci faranno immergere nel cuore dell'Europa continentale grazie alla magniloquenza delle loro strutture narrative; e poi la Russia (4 feb. Krylov) attraverso uno dei compositori più noti ed amati, Pëtr Il'ič Čajkovskij; e ancora in Argentina e Spagna (18 feb. Venditti, Sidorova) per omaggiare Piazzolla a 100 anni dalla nascita lasciandoci sedurre dai colori e dai ritmi di De Falla e Ginastera; infine di nuovo in Europa (25 feb. Stenz e 4 mar. Lonquich), nell'Europa di Mozart, Beethoven, Haydn e Mendelssohn, i grandi padri della musica occidentale.
All'attività concertistica si aggiungerà anche quella discografica, con nuove incisioni e grandi artisti italiani. Il primo progetto vedrà impegnati Enrico Dindo e Daniele Rustioni in un tema monografico sui lavori per violoncello e orchestra di Antonín Dvořák, fra cui il celeberrimo Concerto per violoncello e orchestra, e due brani originali (Klid e il Rondò) più una trascrizione dello stesso Dindo.