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Pieve di Santa Maria Assunta a Gavinana
Photo © Mongolo1984
Photo © Mongolo1984

Pieve di Santa Maria Assunta di Gavinana

church
Luoghi della fede

Alla scoperta del monumentale organo Agati-Tronci

Gavinana, borgo del comune di San Marcello Piteglio, conosciuto per la famosa battaglia che vi si svolse nel 1530 tra le truppe della Repubblica Fiorentina e quelle imperiali di Carlo V, possiede una delle chiese più interessanti della Montagna Pistoiese.
Si tratta dell’antica Pieve di Santa Maria Assunta, che affonda le sue radici nel XII secolo.

Di chiaro impianto romanico, l’edificio custodisce al suo interno numerose opere d’arte da ammirare, tra cui l’acquasantiera in marmo bianco scolpito del XVI secolo; la Madonna del Rosario, elegante raffigurazione pittorica di Domenico Pugliani, artista fiorentino del XVII secolo, e una Vergine col Bambino in terracotta policroma di pregevole fattura.
Dietro l’altare maggiore, sulla parete dell’abside, si trova una grande tela dell’Assunzione della Vergine (1615) di Spinamonte. Spiccano per la loro bellezza le due terrecotte invetriate del presbiterio: due pale laterali, opera di Santi Buglioni (1494-1576) che raffigurano rispettivamente L’Adorazione del SS. Sacramento, con al centro il Ciborio adorato da sei santi, e la Crocifissione.

Il Grand'Organo di Gavinana
Il Grand'Organo di Gavinana

La Pieve di Santa Maria Assunta ospita anche uno strumento monumentale, assolutamente unico nel suo genere: il Grand’Organo di Gavinana.
Collocato nella cantoria sopra l’ingresso della chiesa, questo antico organo fu acquistato nel 1811 da Domenico Achilli dall’ex convento di San Lorenzo a Pistoia, dove era conservato fin dal 1775.

Il prezioso strumento era opera del famoso organaro pistoiese Pietro Agati, che lo costruì utilizzando una parte di un organo realizzato da Cesare Romani da Cortona nel XVI secolo. Successivamente ampliato dagli Agati (1824) e dai Tronci (1856), oggi si presenta come un grandioso strumento a duemila canne in vari materiali - legno, stagno, piombo - con tre tastiere e due pedaliere.
Possiede la particolarità di produrre molti effetti speciali, come il “rosignolo”, la “grancassa”, il “cappello cinese” e il “piatto turco” e viene suonato ogni anno da maestri italiani e internazionali.

L’organo è testimone, ancora oggi, dell’amore di Domenico Achilli per la musica sacra e per il suo paese. Domenico, che morì nel 1845 senza eredi, lasciò tutti i suoi beni alla popolazione di Gavinana; tra questi anche il cinquecentesco Palazzo Achilli, attualmente di proprietà del Comune di San Marcello Piteglio, che ospita il Punto Informativo e il Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese, facenti parte dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.