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La Basilica di San Francesco è una delle chiese più antiche e splendide di Arezzo: un edificio gotico duecentesco, rifatto però nel Trecento e ispirato nella sua semplicità all'estetica francescana: gli unici ornamenti infatti sono una cornice che corre intorno a tutto l'orlo del tetto, le finestre con arco a sesto acuto, e un rosone sopra la porta principale. Ad eccezione della parte inferiore della facciata che è in blocchi di travertino, tutta la costruzione è in mattone brunito dal tempo.
Si deve al patronato della ricca famiglia Bacci la cappella maggiore. Gli affreschi furono iniziati nel 1447 da Bicci di Lorenzo che eseguì i quattro evengelisti nella volta, i due dottori della chiesa e il Giudizio universale sulla fronte esterna dell'arco trionfale.
Piero della Francesca fu probabilmente chiamato a sostituire Bicci di Lorenzo dopo la sua morte. I suoi affreschi raffigurano le quindici scene della Leggenda della vera croce e furono terminati nel 1466. Finito il restauro del celebre ciclo pittorico, la cappella Bacci è stata musealizzata, consentendo l'accesso a piccoli gruppi di visitatori da una porta laterale della chiesa.
Splendido anche il grande Crocifisso dell'altare, opera attribuita a Duccio di Boninsegna e databile molto probabilmente al 1289, anno della riapertura al culto della chiesa. La vivezza dei tratti del volto esprimono un dolore rassegnato. La cappella di destra, che non fa parte architettonicamente della chiesa, è dedicata a Sant’Antonio da Padova, mentre il chiostro, restaurato di recente, ha al centro un pozzo detto della Bufala, fatto costruire da Ferdinando dei Medici nel 1590.
Info: pierodellafrancesca.it